La Coppa da Champagne, la cui forma si narra sia stata dettata dal profilo del seno di Madame Pompadour, l’amante di Luigi XV, serviva ad esaltare i profumi e l’avvolgenza dei grandi Champagne dell’epoca. La morbidezza non era sicuramente pari a quella dei nostri giorni in quanto il dosaggio, quindi il residuo zuccherino, era molto superiore, quasi a renderli dolci. Ecco che la forma allargata ed ampia era adatta ad esaltare queste note.
Più recentemente, con la progressiva riduzione della grammatura degli zuccheri nel “dosage de spedition”, si è cercato di concentrare i profumi su aperture e bevanti più ridotti. Oltre a ciò, la voglia di evidenziare in forma assoluta l’aspetto inconfondibile degli spumanti, il perlage, le bollicine, si sono ricercate forme allungate e strette. Nasce così la Flute, flauto in francese, che mette in risalto lo sviluppo della carbonica che si libera nel bicchiere.