La spiaggia è un ambiente di frontiera tra due universi: quello marino sommerso e quello terrestre. Come tale, la spiaggia riceve tutti i materiali, organici e inorganici, che il mare restituisce all’arenile. Le correnti marine costiere e il moto ondoso che si frange sulla battigia spiaggiano infatti i materiali trascinati a mare dai fiumi, ma anche organismi marini. Tra questi spiccano per la sorprendente perfezione delle forme e per le decorazioni cromatiche, le conchiglie dei molluschi.
Sulle spiagge del Cavallino la presenza delle conchiglie è ricca e interessante. Alle specie tipiche dei fondali sabbiosi si aggiungono infatti i molluschi gasteropodi che vivono nelle “tegnue” e dunque sulle scogliere sommerse di sabbia fossile. Ecco allora che, accanto all’elegante Cuore (Acanthocardia ruberculata) e al Lattaro (Solecurtus strigilatus), si possono rinvenire grandi Pettinidi (Pecten jacobeus), Murici (Bolinus brandaris) e numerose altre specie. Gioielli costruiti dall’ecosistema marino e da questo regalati ai bagnanti.

